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Ischia Porto, vertice al Commissariato per la ricostruzione sulla sicurezza e la legalità nei cantieri edili

Annunciata l’introduzione del badge e il “settimanale di cantiere” per gli operai dei cantieri pubblici e privati, strumenti importanti per le attività di vigilanza e controllo, che rilevano presenze estranee o irregolarità

Ieri mattina a Ischia Porto presso la sede Commissariato straordinario per gli interventi di ricostruzione, di assistenza alla popolazione e di ripresa economica nei territori dei Comuni dell’isola d’Ischia, si è svolta una riunione di verifica sull’attuazione del Protocollo di Intesa per la sicurezza e legalità nei cantieri edili conseguenti alla ricostruzione nei territori dell’isola di Ischia colpiti dagli eventi sismici del 21 agosto 2017 e dall’alluvione del 26 novembre 2022, alla presenza di tutti i firmatari e delle Forze dell’ordine .

Il Prefetto di Napoli Michele di Bari ha sottolineato che a seguito dei controlli effettuati nei mesi scorsi è emersa la presenza di ditte legate, più o meno direttamente, ad organizzazioni criminali. Emesse ben 14 interdittive antimafia per soggetti imprenditoriali a vario titolo coinvolti negli interventi di ricostruzione finanziati sull’isola.


   

Annunciata poi l’introduzione del badge e il “settimanale di cantiere” per gli operai dei cantieri pubblici e privati, strumenti importanti per le attività di vigilanza e controllo, che rilevano presenze estranee o irregolarità, possibili tracce di infiltrazione malavitosa.


    A margine dell’incontro – cui hanno partecipato tra gli altri i sindaci ischitani, il commissario alla ricostruzione Legnini, il questore di Napoli Agricola, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Paolo Borrelli, i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Andrea Lanzetta, Gennaro Di Caprio e Giuseppe Mele, l’Acen, le associazioni professionali, il direttore del Formedil Napoli, Mattia D’Acunto, e professionali – il prefetto ha dichiarato: “Ho voluto chiarire ai sindaci ed alla struttura commissariale che anche la ricostruzione privata passa per la stretta osservanza del protocollo sottoscritto proprio a Casamicciola e che prevede una serie di clausole molto incisive: anche un’impresa che lavori per un cantiere privato deve essere iscritta alla white list e non sono previsti subappalti a cascata“.

Di Bari ha poi ricordato di aver ordinato due accessi ispettivi ai cantieri avviati sull’isola da cui sono scaturite le interdittive e che tutte le parti coinvolte nel processo della ricostruzione devono lavorare per garantirne la legalità anticipando che l’attività di controllo sarà estesa a breve anche ad ulteriori aspetti tecnici.


    “Questa prima riunione del tavolo di monitoraggio, convocato su mia richiesta si svolge in un momento cruciale per la ricostruzione post-frana e post-sisma – ha dichiarato il commissario Legnini -. Nei prossimi mesi ci sarà una forte crescita del numero dei cantieri ed è perciò opportuno intensificare le attività di vigilanza e di controllo. Dopo le due tragedie che hanno colpito duramente questo territorio, l’isola non può permettersi l’onta e il discredito dell’inquinamento dei cantieri da parte delle imprese malavitose”.